Travels - il mio viaggio nelle Filippine, Southern Leyte e Bohol


Si parte per le isole, Southern Leyte alla ricerca dello squalo balena e Bohol per vedere le chocolate hills ed il piccolo Tarsier.

La travel blogger  è tornata alla carica, ecco finalmente il terzo racconto del mio fantastico viaggio nelle Filippine di 36 giorni. Dopo le città, si parte finalmente per le isole, alla scoperta di mare e natura. 



Travel blogger: il mio viaggio nelle Filippine, Southern Leyte e Bohol





our taxi


 our restaurant


Anche stavolta il post è lunghissimo....ma ho sempre cosi tante cose da scrivere e raccontare
p.s nella prima foto ero reduce da una mega insolazione presa mentre ero su una barchetta con indosso la maglietta da snorkelling, ecco il perchè delle chiazze bianche e rosse, la classica abbronzatura da muratore.

E dopo avervi raccontato un pò delle città visitate, se vi siete persi i post potete trovarli qui e qui,
si parte finalmente per le isole.
Il volo dall'aeroporto di Manila parte la mattina presto, con la conseguente sveglia prestissimo, situazione che ci accompagnerà per tutto il viaggio, tanto che volevo creare l'hastag dormire è un optional .
Però la travel blogger e reporter di viaggi, (si dai fatemi gasare un pò) che è in me è pronta per l'avventura!
Nelle Filippine in aeroporto si trova un pò di tutto e questa volta è stato davvero divertente sentire il canto di un gallo provenire da alcune scatole su un trolley in coda al check-in
eh già i galli erano pronti per essere imbarcati, della serie spediscono di tutto.
Scopriremo poi con il passare dei giorni che i simpatici galli ed i loro canti ci seguiranno per tutto il viaggio.

Arrivare a Pintuyan non è stata proprio una passeggiata, un aereo fino a Tacloban, un minivan dove eravamo schiacciati come sardine fino a Sogod e poi un bus locale sgangherato e con la musica a palla fino a destinazione.  Il bus è stato il più divertente di tutti i mezzi presi, andava velocissimo ed era pieno di studenti, i ragazzi che andavano a scuola. Gli studenti avevano tutti la divisa, che cambia  a seconda della città, ed erano tutti molto ordinati. Con loro c'erano diverse ragazzine tutte carinissime che non facevano altro che guardarmi in quanto "diversa", in modo particolare tutto quello che indossavo, una tuta ed una maglietta. A dire il vero non ero il massimo dell'eleganza e non ero neanche molto presentabile dopo una giornata di viaggio. Ho quasi pensato che mi avessero riconosciuta, magari seguono il mio blog perchè davvero non mi hanno tolto gli occhi di dosso tutto il tempo.
Dopo aver attraversato diversi tipi di panorami, una foresta verdissima, una strada in montagna dove pensavo che il povero bus non ce l'avrebbe fatta, siamo arrivati un pò frastornati a dire il vero oltre che stanchi, a Pintuyan un piccolo paesino del Southern Leyte, conosciuto perchè santuario degli squali balena. Il paesino è carino e curato anche se offre poco. Si trovano panetterie e qualche ristorantino, che nelle Filippine si chiamano "Carinderia", una specie di tavola calda dove il cibo è già pronto nelle pentole, ops tavola fredda perchè nella maggior parte dei casi non lo riscaldano.
Pintuyan siamo rimasti solo 3 notti. Il secondo giorno con un francese, l'unico turista presente nel paese, siamo andati subito nel punto di organizzazione degli squali balena e dopo varie contrattazioni partiamo solo io e Leo. Il francese saputi i costi decide di rinunciare. Noi no, eravamo arrivati fino a li solo per gli squali.
L'escursione dura 3 ore e funziona cosi: sali su di un mini bilanciere a motore con la guida ed il barcaiolo, insieme a te ci saranno altre 3 barchette a remi con dentro dei tipi che si chiamano spotters, che verranno trainate dalla barca a motore con delle corde fino al punto di avvistamento dopo di che ci si divide,  con la guida giri e giri intorno scrutando la superficie del mare, mentre gli spotters hanno il compito di avvistare lo squalo sporgendosi dalla barca ed infilando la testa in acqua con la maschera subacquea ogni 5 minuti e poi remando per cambiare posizione. Giuro che è uno spettacolo da vedere.
Purtroppo lo squalo l'abbiamo visto solo 1 volta e per 5 minuti soltanto. Impegnati nella sua ricerca, infatti, eravamo noi ed anche una grossa barca proveniente da un resort vicino. Una volta avvistato ci siamo tuffati tutti dalle rispettive barche e dopo pochi minuti una simpatica signora ospite del resort ha avuto la brillante idea di di avvicinarsi e di toccargli la coda provocando la sua scomparsa negli abissi. Non vi dico cosa le abbiamo detto in inglese, ma quando abbiamo scoperto che oltretutto era anche italiana le parole non si sono di certo sprecate. Non ho parole, la prima cosa che ti dicono è di non toccare l'animale. Le solite figuracce di noi italiani in vacanza!!!!!Il secondo giorno abbiamo voluto riprovare ma purtroppo abbiamo preso solo una grande insolazione e basta, dello squalo neanche l'ombra.A Pintuyan non c'era internet e cosi siamo rimasti isolati in un paesino in mezzo alla giungla per 3 giorni, galline e galli un pò ovunque, una bellissima vegetazione rigogliosa e verde, palme, stradine perfette e case carine, bambini e persone che ti salutano. Per 1 giorno siamo stati gli unici turisti del paese. La proprietaria della guest house dove alloggiavamo, una delle 3 del paese, era molto simpatica. Abbiamo parlato un pò degli usi e costumi locali e ci ha fatto partecipare alla cerimonia dell’alza bandiera. Lei lavora nell'ufficio pubblico del paese e ci ha spiegato che ogni settimana, il lunedi mattina quando iniziano a lavorare ed il venerdi pomeriggio quando finiscono, tutti i dipendenti si riuniscono fuori per questa cerimonia. Ci sono 2 militari che alzano e abbassano la bandiera, a seconda del giorno sul tetto del municipio,  mentre i dipendenti stanno sulla strada di fronte, allineati su 3 file, pregando e cantando. E sempre bello scoprire gli usi e costumi del paese in cui ti trovi.Dopo 3 notti abbiamo deciso di lasciare Pintuyan perchè Mutya, la proprietaria della guest house, ci ha detto che era in arrivo un ciclone da quelle parti e quindi meglio scappare,Ci aspettava un bel viaggetto in minivan con partenza alle 4 del mattino per Bato, Evvai non si dorme!Alla fine il viaggio è andato bene, anche se eravamo un pò schiacciati. Una cosa che ammiro dei filippini è che dove li metti stanno ed anche se stanno schiacciati come sardine non si lamentano mai, si siedono e dopo un nano secondo si addormentano. Noi italiani ci saremmo sicuramente lamentati per il poco spazio...Arrivati a Bato riusciamo a prendere la barca per il porto di Ubay nell'isola di Bohol.Abbiamo visto davvero poco dell'isola di Leyte, che nel 2013 è stata colpita dal ciclone Haiyan che ha sconvolto le Filippine, radendo al suolo diversi paesi ed un'intera isola. Mi sarebbe piaciuto conoscerla un pò meglio, chissà magari la prossima volta. 











A Bohol decidiamo di rimanere solo 2 notti, abbiamo tante cose da vedere in giro per le Filippine e bisogna fare delle scelte. Le nostre mete sono le famose Chocolate hills e riuscire a vedere il Tarsier, una famosa e minuscola scimmietta endemica del posto. Decidiamo di saltare una famosa località di mare perchè poco prima di partire tramite un video su youtube (potenza di internet ) scopriamo che della famosa spiaggia era rimasto ben poco a causa dell'ultimo uragano.
Purtroppo le Filippine per la loro posizione geografica sono spesso colpite dai cicloni che in molti casi creano distruzione e vittime. 
Bohol decidiamo di fermarci a dormire nella capitale Tacbilaran. Le città filippine sono più o meno tutte uguali, una lunga e trafficata strada, un centro commerciale, quelli non mancano mai, e tanti tantissimi tricycle, i loro taxi che sono una specie di Sidecar con una cabina chiusa.
P
arlando con il guidatore di uno di questi trabiccoli durante una corsa, abbiamo scoperto che nelle sola Tacbilaran ce ne sono 3.000, si avete capito bene, hanno tutti un numero di riferimento ed in un secondo momento ho anche scoperto che hanno tutti alcuni versi della bibbia dipinti sulla carrozzeria.La cabina è piccola e stretta secondo gli standard filippini, visto che loro sono nella maggior parte dei casi piccoli e magari, ed in alcuni di questi, visto che io ero sempre seduta verso l'esterno, mi usciva un pezzo di sedere fuori.... la colpa è mia che non sono magrissima ah ah ahPer andare alla Chocolate Hills optiamo per un bus locale perchè l'idea di viaggiare con mezzo culo di fuori in un tricycle per più di 1 ora non mi entusiasmava molto.Le Chocolate Hills sono uno dei tanti patrimoni delle Filippine, tanto da essere raffigurate nella bandiera della provincia omonima e famosa attrattiva turistica dell'isola di Bohol.Sono delle colline rotondeggianti una accanto all'altra, risultato di depositi di corallo e dall'azione erosiva esercitata dall'acqua piovana. Il loro nome deriva dal fatto che durante la stagione calda l'erba che le ricopre seccandosi diventa di un colore marroncino proprio come quella del cioccolato, mentre nel resto della stagione sono di un verde meraviglioso.Le Chocolate Hills sono circa 1176 alte tra i 30 ed i 50 metri e si trovano nelle città di Carmen, Batuang e Sagbayan. Sono il terzo monumento geologico del paese e sono state proposte all'Unesco come patrimonio dell'umanità.Le puoi ammirare da una terrazza dopo aver fatto circa 300 gradini al caldo umido ed al sole e devo dire che lo spettacolo è davvero bellissimo, anche se non ti rendi proprio conto di quante siano.In questo periodo sono verdi tendenti al marrone e forse io le preferisco cosiIl tempo di fare tantissime foto e poi via alla ricerca del TarsierAltro bus, in cui ci tocca viaggiare sui gradini con la porta aperta, con il pericolo davvero di volare fuori.  Da queste parti si viaggia in tutti i modi e viaggiare sui gradini e mezzi fuori è quasi la normalità, per me un pò meno, sono poco ginnica e con il caldo avevo le mani sudate ed avevo paura di perdere la presa del palo a cui ero aggrappata. Non oso immaginare la mia faccia, forse è per questo che mi guardavano tutti.E dopo aver fatto quest'esperienza mistica, con il caldo, un mucchio di gente su uno scalino con la porta aperta, scendo e meno male che porto con me le salviette umide, fanno sempre comodo per una ripulita in fretta e furia.Cerchiamo di dare una parvenza di pulizia eh...I Tarsier o Tarsio delle Filippine è un animale stranissimo, uno dei primati più piccoli fino ad ora scoperti, che difficilmente diventa più grande di una mano e che vive negli ambienti umidi delle foreste pluviali cibandosi di insetti.Gli occhi sono una delle parti del corpo che spiccano maggiormente a causa della loro dimensione “fuori scala”. Nonostante siano enormi, gli occhi del Tarsio sono fissi e non possono dunque muoversi all’interno dell’orbita. Uno svantaggio non da poco, compensato però dalla grande mobilità del collo, che riesce a far ruotare la testa per un arco che supera i 180 gradi. Più degli occhi possono le orecchie, estremamente sensibili e in grado di captare il minimo rumore, uno strumento fondamentale per le battute di caccia notturne di questi animali alla ricerca di insetti da divorare.Anche le zampe sono particolari, hanno dita allungate e dotate di cuscinetti e unghie molto affilate e appuntite per consentire a questi primati di muoversi agilmente tra i rami delle piante. I Tarsier passano buona parte della giornata riposando, da bravi animali notturni, per poi di notte iniziare la ricerca delle prede.Vivono in un centro per la protezione della specie, sono liberi ma controllati, sono davvero piccoli ed è anche difficile fotografarli, vederli è stata un'emozione perchè sono davvero dolcissimi e cosi particolari.Dopo aver visto i Tarsier altro bus per tornare alla nostra guest house, stanchi ma felici per aver passato una bellissima giornata.Siamo pronti per ripartire, andiamo al porto a controllare gli orari delle barche e scegliere quale ci porterà a Cebu, optando per l'orario più comodo... un catamarano!
Stay tuned! Nel prossimo racconto vi parlerò dell'isola di Cebu e dei vari posti visitati ma soprattutto del fantastico incontro molto ravvicinato con lo squalo balena.
Fede
la vostra travel blogger 
con lo zaino e la manicure sempre perfetta.

 And here I am as a travel blogger and reporter with the second post of my fantastic trip, 36 days in the Philippines. After the cities we finally leaved for the islands, to discover the sea and  the nature.

And after talking about the cities visited, if you missed the post you can find them here and here,
we left finally for the islands.
The flight from Manila is early in the morning, with a very early wake up, a situation that will be part of us for the whole trip, so I wanted to create the hashtag sleep is an optional.
But the travel blogger who is in me is ready for the adventure!
In the Philippines in the airport you can find almost everything and this time it was really fun to hear the crowing of a rooster coming from some boxes on a trolley in the queue at the check-in
Yeah the roosters were ready to be boarded, they send almost everything.
We'll find out then  that the nice cocks and their songs will follow us throughout  all the trip.
Getting to Pintuyan was not exactly a walk, a plane to Tacloban, a minivan where we were squashed like sardines up to Sogod and then a local and old bus with loud music until the destination. The bus was the most fun of all the transportations we took, was going so fast and it was full of students, who were going to school. The students all had a uniform, which changes depending on the city, and they were all very tidy. With them were several young girls all so cute that were looking at me all the time as a "different" person, especially they were looking at all  I was wearing, a suit and a tee. Actually I was not so elegant and I was not even very presentable after a day of on travel. I almost thought that the girls recognized me, maybe they  follow my blog because I really had their eyes on me all the time.
After going through different types of views, a lovley forest, a road through the mountains where I thought that he poor bus was not going to reach the top, we arrived a bit stunned to be honest as well as tired, to Pintuyan a small town of Southern Leyte known because of the whale shark sanctuary. The village is cute and nice although it offers not so much. You can find a few bakeries and restaurants, which in the Philippines are called "carinderia", a kind of diner where the food is ready in the pots.
In Pintuyan we only stayed 3 nights. On the second day with a French guy, the only tourist in town, we went right at the point of organization of the whale sharks and after various negotiations we start the excursion but just me and Leo, the french guy decided to give up due to the high prices. We didn't, we went there only for the sharks.
The duration of the tour is 3 hours and it works like this: you get on a mini boat with the guide and the boatman, with you there will be three other smal boats with inside the spotters, which will be drawn from the motor boat with ropes up to a lookout point, after the boat leave them, with the guide we turn and turn around scanning the surface of the sea, while the spotters have the job to search the shark leaning over the boat and putting their head in the water with the mask every 5 minutes and then rowing to change position. 
Unfortunately we saw the shark only once and for 5 minutes only.  In his research, in fact, it was us and also a big boat coming from a nearby resort. Once saw it  we dive  from our boats and a few minutes later a nice lady, guest of the resort had the brilliant idea to approach and touch his tail causing its disappearance into the abyss. You cannot imagine what we told her in English, but when we found out that she was also Italian we did not waste the words. I have no words, the first thing they tell you is not to touch the animal. 
The second day we wanted to try again but unfortunately we only took a big sun insolation  and not even the shadow of the whale shark.
In Pintuyan there was no internet and so we were isolated in a small village in the jungle for 3 days, hens and roosters almost everywhere, a beautiful green and lush vegetation, palm trees, perfect streets and nice houses, children and people that was saying us hello always. For 1 day we were the only tourists in town. The owner of the guest house where we were staying, one of the 3 of the town, was very nice. We talked of the local traditions and she took us to the ceremony of the flag. She works in the office of the town and explained us that every week, on Monday morning when they start and when they end on Friday afternoon, all employees go outside for the ceremony. There are two military that raise and low the flag, depending on the day,  on the roof of the town hall, while the employees are on the road in front, lined on three files, praying and singing. It's always nice to discover the traditions of the town where you are.
After 3 nights we decided to leave Pintuyan because Mutya, the owner of the guest house, told us that a hurricane was coming over there and so better to run away,
Was expecting us a nice trip in a minivan leaving at 4 am to Bato, Yay i was not going to sleep again!
At the end the trip was fine, although we were a little crushed. One thing that I admire is that the philipinos stay everwhere you put them and even if they are squeezed like sardines they never complain, and the sleep after a second. The italians in this situation will started to complain immediatly for the limited space ...
Once in Bato we took the boat to the port of Ubay in the island of Bohol.
We saw just a bit of the island of Leyte, which in 2013 was hit by the Haiyan cyclone that devastated the Philippines , razing several countries and an entire island. I wanted to see more, who knows, maybe next time.
In Bohol we decided to stay only 2 nights, we have many things to see around the Philippines and you have to make a choice. Our destination are the famous Chocolate hills and  see the Tarsier, a famous and tiny monkey endemic of the place. We decided to skip a famous beach because just before leaving, we saw on youtube a video (power of the internet) and found out that the beach was not so nice anymore due to the last hurricane.
Unfortunately the Philippines for their geographic location are often affected by cyclones that in many cases  create destruction and victims.
In Bohol we decide to sleep in the capital Tacbilaran. The Philippine cities are more or less all the same, a long and busy street, a big mall, and many many tricycles, their taxis which are a kind of Sidecar with an enclosed cab.
Speaking with the driver of one of these  during a race, we found that in  Tacbilaran there are 3,000 of tricycles and, they all have a reference number and later on I also found that they all have some bible verses painted on it.
The cabin is small and narrow according to the Philippine standards, since they are in most of the cases shorter and thinny then us, for me was too small.
To go to the Chocolate Hills we decided t for a local bus because the idea of ​​traveling with a half ass out of the tricycle for 1 hour was to much for me.
The Chocolate Hills are one of the many assets of the Philippines, as to be depicted in the flag of the province and popular tourist island of Bohol.
Are rolling hills next to each other, and are the result of coral deposits and the erosive action exerted by rainwater. Their name comes from the fact that during the warm season the grass that covers them dries and becomes a brownish color just like chocolate, while in the rest of the season is a wonderful green.
The Chocolate Hills are about 1176 and are high between 30 and 50 meters and are located in the towns of Carmen, Batuang and Sagbayan. They are the third geological monument of the country and have been proposed to the UNESCO as a World Heritage Site.
You can admire them from a terrace after 300 steps  I must say that the show is really beautiful.
In this period are green brownish and perhaps I prefer them like this.
 Time to do a lot of photos and then off in search of the Tarsier
Another bus, where we have to travel on the steps with the door open, with the danger of really fly out. Here you travel in all the ways and travel on the steps and out is almost normal,  for me not really,  with the heat I had sweaty hands and I was afraid to lose the grip of the pole that i was holding. I cannot imagine my face, maybe that's why everybody was looking at me.
And this experience with the heat, a lot of people on a step with the door open, I got down and thank goodness I had wet wipes, to clean my hands and face
I try to give a semblance of cleanliness ...
The Tarsier or Philippine Tarsier is a strange animal, one of the smallest primates discovered  until now , that hardly becomes larger than a hand and who lives in the wet rainforests feeding insects.
The eyes are one of the body parts that stand out more because of their size "out of scale". Despite their enormous eyes of the Tarsier are fixed and can not therefore move within the orbit. A disadvantaget, however, offset by the high mobility of the neck, which can rotate the head for a span of over 180 degrees. More than the Eye can the ears, extremely sensitive and able to pick up the slightest sound, a key tool for the hunting of these animals at night in search of insects to devour.
Even the legs are special, have elongated fingers and are equipped with bearings and nails very sharp and pointed to allow these primates to move easily between the branches of plants. The Tarsier spend most of the day resting, as are nocturnal animals, and then at night begin the search.
They live in a center for the protection of the species, are free but controlled, are really small and it is also difficult to photograph, was a thrill to see them because they are really sweet and so special.
After seeing the Tarsier we took another bus back to our guest house, tired but happy to have spent a beautiful day.
We are ready to start again the trip, we went to the port to check the timetable of the boats and choose which will take us to Cebu, opting for the more comfortable time ... was a catamaran!

Stay tuned! In the next post I will talk about the island of Cebu and the various places that we visited but especially the fantastic swim with the whale sharks.

Fede
your travel blogger
with a backpack and  always a perfect manicure.

Fede

Shopaholic, bijoux, shoes, and bags lover with a great passion for travels.

22 commenti:

  1. Wow che magnifico reportage, sei stata bravissima! E qui la voglia di partire aumenta, ma come si faaaa!!

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  2. You look beautiful Fade, loved your top dear <3 Kisses <3

    http://www.rakhshanda-chamberofbeauty.com/

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  3. partirei all'istante!!

    http://www.thefashionprincess.it/

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  4. Che bello questo posto, un viaggio meraviglioso!
    LA BORSA DI MARTINA

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  5. Beautiful! Great post and not like my pic ;) thanks for linking it!! Would You like To follow each other in Instagram? Ill follow back so we keep in touch XXX

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  6. Al solito Fede i tuoi viaggi sono meravigliosi..
    Adoro leggerti e poi che bella immagini la scimmietta è tenerissima .
    Baci

    NEW OUTFIT

    www.angelswearheels.com

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  7. che bella avventura, questi posti hanno mantenuto ancora le loro tradizioni, mi sembra un universo ancora non intaccato dalla modernità
    accattivante il diario del tuo viaggio
    baci buon lunedì
    http://www.theitalianglam.com/

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  8. Sono rimasta incantata. Mi sembrava di essere lì e di assaporare ogni istante.
    Stupende le foto.
    Un bacione
    Maggie Dallospedale Fashion diary - Fashion blog

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  9. è statp bellissimo seguirti sui social che posti favolosi eh Fede?

    Mrs NoOne

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  10. Ho seguito il tuo viaggio da sogno su fb.

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  11. Tutto spettacolare e il gallo è un modello consumato

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  12. che foto da sogno fede. Io se potessi viaggerei sempre e anche se le Filippine non sono proprio nella mia wishlist devo dire che sono un posto da sogno.
    a poter girare il mondo.
    xxx
    mari
    www.ilovegreeninspiration.com

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  13. Che piacere leggerti Fede, grazie per questo meraviglioso tour virtuale!!!!
    xo Paola
    Expressyourself
    My Facebook

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  14. Che posto fantastico, mi piacerebbe proprio andarci. Poi tu crei dei reportage indimenticabili e le tue parole invogliano un sacco. E' sempre un piacere leggerti.
    Un bacione e buon inizio settimana. :*

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  15. Love your blog :) Happy Monday!

    http://www.itsmetijana.blogspot.com/

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  16. ci andrei ad occhi chiusi, dettagliatissimo come sempre il tuo diario di viaggio
    buon martedì
    un abbraccio
    tr3ndygirl fashion blog

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  17. Nice trip!!!
    http://shareasecretmag.com/

    xoxo

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  18. Portami con te la prossima volta!! Un abbraccio

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  19. I tuoi racconti mi incantano, e che belle foto ! Un bacio grande

    Fashion and Cookies

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  20. Che bel viaggio come ti invidio! Comunque già mi sono innamorata del Tarsio delle Filippine! *_*
    Baci,
    Marina
    http://www.maridress.it

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  21. Wow, che meraviglia cara! Un'esperienza magica!! Prima o poi ci andrò pure io:)
    Baci,
    Coco et La vie en rose - Valeria Arizzi

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