Travels - Candela in fiore


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Candela in fiore

Un piccolo tour alla scoperta di Candela e della sua infiorata. Candela in fiore , un weekend di fiori, di amicizia e di moda..

Candela in fiore, un piccolo tour alla scoperta di Candela e della sua infiorata.


Un piccolo tour alla scoperta di Candela e della sua infiorata. Candela in fiore , un weekend di fiori, di amicizia e di moda.

Candela in fiore, questo il nome della manifestazione che dà inizio alla stagione estiva.

Sono appena tornata da un press tour dove con alcuni colleghi giornalisti e blogger abbiamo trascorso un long weekend alla scoperta di Candela, un piccolo paese in provincia di  Foggia dove ogni anno come apertura della stagione estiva si svolge una bellissima manifestazione dove i fiori sono i protagonisti. Non potevo essere più felice quando mi è arrivato l'invito, vista la mia passione per i fiori.
Candela è un piccolo paese situato nella zona dei monti Dauni, si trova a circa 40 minuti da Foggia ed a 1,30h da Bari, si trova proprio nella via che da Bari porta a Matera e quindi in posizione strategica visto che  Matera è capitale della cultura 2019.
Sono stata in Puglia 2 anni fa ed avevo fatto un bel giro, qualche notte ad Alberobello in un trullo, per visitare  i dintorni, Martina Franca, Locorotondo, Trani, Bitonto, Barletta ed il resto del soggiorno nei dintorni di Gallipoli per visitare il magico Salento.
Ho sempre viaggiato molto lontano, ore ed ore di aerei e poi vicino casa abbiamo delle meraviglie e non ci andiamo mai, in questi ultimi tre anni sto riscoprendo l'Italia e devo dire che sono davvero felice.
Appena arrivata all'aeroporto di Bari ho notato che è davvero molto bello e moderno, niente a che vedere con quello che avevo  visto circa 10 anni fa , un negozio davvero ben fornito di specialità pugliesi di ogni genere, un ristorante dove si mangia molto bene  e molti punti ristoro,  il benvenuto è sicuramente d'impatto per un aeroporto dove transitano davvero  molti turisti, diretti in Puglia ed a Matera.
La strada che ho percorso da Bari a Candela è molto suggestiva, tanti fiori e campi di grano coltivati che in questa stagione assumono un colore davvero bello e romantico e poi ci sono le pale eoliche che o le ami o le odi, a me piacciono davvero molto ed anche se sono tante e sulla loro funzionalità e impatto ambientale ci sono pareri discordanti , per me sono molte suggestive, mi sono goduta tutto il panorama al tramonto e come al mio solito ho fatto mille foto.

Arrivata a"La Faragola" l'albergo che ci ha ospitato, ho  conosciuto i miei compagni di tour, un cambio veloce e cena insieme.
La mattina dopo di  buon ora eravamo già presso "Eurosa" un'azienda  molto famosa della zona che produce a basso impatto ambientale ed esporta in tutto il mondo fiori, abbiamo visitato varie serre, dalle nursery a quelle dei cactus, la mia preferita in assoluto. Ammetto che visitare una serra a fine Giugno quando fuori ci sono percepiti 40 gradi non è il massimo, anche il mio smartphone stava per lasciarmi, ha smesso di fare foto e continuavano ad apparire sullo schermo messaggi strani, temperatura troppo alta...
Sono dovuta correre in auto e metterlo vicino all'aria condizionata.





Il nostro tour è poi proseguito a Candela dove i mastri infioratori aiutati da tutto il paese stavano già allestendo i tappeti, la cosa bella di questa manifestazione è che partecipano davvero tutti alla realizzazione dei tappeti, i grandi ed i più piccoli, persino i turisti cosa che abbiamo fatto anche noi. I tappeti floreali sono realizzati con i petali di garofano che vengono attaccati a disegni fatti su fogli di carta con un composto di acqua e zucchero. Non si butta niente del fiore, i gambi vengono poi tritati e riutilizzati per le parti verdi. Ognuno ha il suo compito, e sparse per il paese c'erano quelle che dividevano i fiori e tagliavano i petali, quelli che tritavano i gambi e quelli che partecipavano all'allestimento.
Davvero una bella esperienza, colori e gioia ovunque.

Info
Le date di “Candela in Fiore” sono variabili per maggiori info andare sul sito del comune  di Candela.
Il momento migliore per visitare l’Infiorata di Candela è il sabato sera, appena il tappeto viene terminato, cosa che abbiamo fatto noi, i fiori sono ancora freschi ed i colori davvero bellissimi, alternativa andare la domenica mattina presto perchè purtroppo a causa delle temperature elevate i fiori si appassiscono.

Dopo aver assistito alla preparazione dei tappeti siamo andati, alla scoperta della Candela antica, il paese è molto carino e pieno di storia da raccontare, la chiesa Matrice la più importante del paese, al suo interno

Iniziando dall’imponente Chiesa Matrice, la prima di ben otto edifici religiosi! Passando attraverso il portale Seicentesco, voluto dal Vescovo di Ascoli Satriano, Ferdinando d’Avola, mi fermo nel fresco accogliente dell’interno.
Lascio scorrere lo sguardo tra i particolari di questo luogo di culto, riedificato su una prima struttura del 1150. Il fonte battesimale ligneo del XVII secolo, la splendida Madonna della Consolazione del 1300, il coro in legno di noce. Qui, dove si riunivano sia gli alti prelati, che il consiglio comunale, vi sono gli stemmi della città. Oltre a grottesche molto espressive ed un volto umano, che raffigura il committente.
Ma è all’esterno che, pur in questo torrido pomeriggio di Giugno, Candela va visitata durante un itinerario in Daunia. Perché ogni passo compiuto lungo i vicoli, è lettura del suo passato. Ed è anche un attimo di immersione nell’abbraccio dei cittadini, che accolgono tutti con saluti affettuosi. Dall’Arco della Madonna, anticamente Arco del Rivellino, entro nell’intricata venatura di stradine. L’origine Longbarda di Candela, la scorgo ad ogni passo. Come una serie di immagini computerizzate, vedo le casette del borgo per ciò che erano: parte stessa delle mura del castello, supervisionate da fossati naturali, nella difesa dell’abitato.
Come ho imparato a Monteleone, un anno e mezzo fa, questa Puglia fuori dal comune chiamata Daunia, da sempre è un porto sicuro per popolazioni straniere. Lo è persino oggi, quando parlare di immigrazione e accoglienza, si è trasformato in un argomento spinoso. Anche in passato a Candela vivevano gruppi eterogenei di popoli. Passeggiando tra Vico I Corleto e Vico II Corleto, mi ritrovo nell’antico ghetto che ospitò i Corletani. E ammiro il netto contrasto con il nobiliare Palazzo Basilico, appartenente ad una famiglia genovese.

Ringrazio la società Frequenze ed il comune di Candela per l'ospitalità, la nostra accompagnatrice Annarita, la nostra Guida Benito e tutti i colleghi.

















Se vi siete persi le stories su instagram  del mio tour a Candela, le potete rivedere tutte nel mio account @fedeiloveshopping nelle cartelle in evidenza Candela e Puglia, ne ho fatte talmente tante che ho dovuto creare 2 cartelle.

Fede

Shopaholic, bijoux, shoes, and bags lover with a great passion for travels.

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